Pompu

Chiesa di Nostra Signora di Monserrato

Non vi sono elementi linguistici qualificanti, tali da suggerire la datazione dell’antica parrocchiale di Pompu. Le fonti settecentesche raccontano di una chiesa in rovina, oggetto di restauri nella coperta e nelle mura…

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…interne; nell’occasione, si realizzò il tabernacolo e il fonte battesimale. Il paramento murario è realizzato con la tecnica dell’opera mista, accostando ciottoli di pietra arenaria gialla. Fasce cromatiche distinte caratterizzano le trame lapidee superiori del prospetto: come un marchio indelebile, testimoniano la crescita in elevato della navata, evidenziando almeno tre fasi. Analoga lettura si può ipotizzare per la finestra esagonale ricavata al centro della facciata, circondata da una tessitura incoerente con la trama muraria principale. Tutto lascia supporre la preesistenza di un’apertura circolare e di un campaniletto a vela collocato sulla sommità dell’antico monumento. In epoca imprecisata, questo fu sostituito dalla massiccia torre a doppia vela poggiata sul corpo architettonico alla sinistra del prospetto. Fino agli ultimi decenni del ‘900, accanto alla chiesa, sorgeva il cimitero, inaugurato due secoli prima.
Nel 1626, il reverendo Giovanni Antioco Pilloni, proveghere e curato delle ville di Morgongiori e Pompu, incaricò il pittore napoletano Giuseppe Valona (Gallona) di dipingere un quadro di nostra Signora di Monserrato, per 33 scudi. Racchiusa da un cornice intagliata e dorata, l’immagine raffigurava la Madonna, Gesù bambino e un angelo con la sega; di essa, non si conosce il destino.

Parrocchiale di San Sebastiano

Esempio di architettura razionalista novecentesca, la chiesa perpetua l’intitolazione di un antico tempio, situato più a valle, crollato nel 1865. La devozione spinse i fedeli a salvare il simulacro di san Sebastiano, per collocarlo…

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…nella parrocchiale di santa Maria. Con la costruzione della nuova chiesa, l’intitolazione definitiva premiò il martire soldato e san Demetrio.
L’edificio potrebbe riaprire l’annoso dibattito sulle velleità sacre dell’architettura contemporanea; il progettista sposò una linea estetica conservativa, non rinunciando alla riconoscibilità di alcuni caratteri storicizzati. Un nartece architravato introduce il visitatore nell’aula, affiancata da cappelle; accanto all’ingresso, è adagiato un antico fonte battesimale di pietra. All’interno, è possibile scorgere tre statue: una Madonna con bambino secentesca e due simulacri settecenteschi di san Sebastiano, in sembianze giovanili, e san Giorgio a cavallo. La visuale dalla piazza è connotata dall’accostamento tra la chiesa, rivestita di blocchi d’arenaria gialla, e il campanile, interessante esperimento compositivo di impronta postmoderna. Vicini alla poetica architettonica di Aldo Rossi, il porticato con colonne e la torre campanaria, segnata da inusuali e reiterati tagli angolari finestrati, denotano ambiziose declinazioni puriste.

POLO MUSEALE MASULLAS

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...allodiale, con la prerogativa di successione anche per linea femminile e l’esercizio in sede giurisdizionale del mero et mixto imperio, che concede il potere di amministrare la giustizia sia nel civile che nel criminale.In ogni curatoria o baronia appartenente al Marchesato vengono istituite le curie baronali e sono nominati i diversi giudici. Le cause sono spesso di natura fiscale, altre riguardano fatti criminali. L’amministrazione della giustizia feudale risulta però confusa e arbitraria: curie senza archivi ordinati, personale dotato di scarsa preparazione, corruzione e connivenza con i bandos organizzati, carceri ridotte al solo ceppo e in locali molto ristretti. 
Masullas, oltre alle milizie, ospita in questi locali la curia baronale con le relative carceri.
Nel 1564, per fermare lo strapotere dei baroni nell’amministrazione della giustizia, il sovrano spagnolo Filippo II istituisce il tribunale della Reale Udienza, che giudica in appello sulle cause tra vassalli, villaggi e feudatari.
A farne parte sono letrados esperti in materie giuridiche. L’incarico più importante all’interno della magistratura è il Reggente della Reale Cancelleria, coadiuvato da altri giudici, come l’Avvocato Fiscale.
In seguito alla richiesta degli Stamenti nel Parlamento, nel 1651 viene istituita la Sala Criminale della Reale Udienza, con competenza sulle cause di natura penale.
Il ruolo che la Reale Udienza assume nel corso del periodo spagnolo non è meramente giuridico, poiché essa col tempo diventa un organo consiliare che supporta i viceré nel governo del Regno.

Info

Ex Convento dei Cappuccini
Via Cappuccini, 57
09090 MASULLAS (OR) 
Sardegna 
Italia

coopilchiostro@tiscali.it

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